lunedì 25 maggio 2009

Documento fondativo del Comitato cittadino "19 luglio 2009"

“Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordo.”
Paolo Borsellino
A tutti i cittadini e le cittadine
di Palermo,
Sono passati quasi 17 anni dalla strage di via d’Amelio in cui Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta vennero barbaramente uccisi e in questi lunghi anni molte sono state le celebrazioni e le vie intitolate “agli eroi” da parte delle istituzioni per ricordare il loro sacrificio.
Quel giorno però, oltre a essere state spezzate delle vite umane che non avevano colpa, se non quella di fare il proprio dovere, e oltre a essere state distrutte le loro famiglie, è stato lacerato il cuore di una città che oramai da tempo conduceva la sua battaglia silenziosa ,ma sempre più rumorosa, contro un sistema di potere barbaro e assassino come quello mafioso.
Il 19 luglio del 1992 volevano fermare la ribellione, volevano fermare la ribellione pacifica e civile di una città –Palermo- che grazie ai suoi migliori cittadini reclamava e pretendeva dallo stato, giustizia contro i mafiosi e verità sulla sua classe dirigente e politica.
Con quella strage, a soli due mesi da quella di capaci, volevano convincerci che per questa città non ci fosse più speranza , che tutto fosse finito e che i palermitani non potevano alzare la testa contro l’onnipotente mafia. Da allora però, altri cittadini e altre cittadine sempre più , si mobilitano nelle associazioni antiraket,nelle associazioni che si battono contro le logiche mafiose fino a giungere al sacrificio più estremo come nel caso dell’omicidio di don Pino Puglisi.
Il 19 luglio di quest’anno ,quindi , noi cittadini e cittadine di quella Palermo che non dimentica le sue vittime ,studenti e studentesse di quella Palermo che ancora oggi non si arrende a un sistema di potere corrotto, di quella Palermo che vuole sentire per dirla nelle parole di paolo - “ la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”- esigeremo dallo stato e dai politici che venga fatta verità e giustizia.
CHI HA VOLUTO LA MORTE DI PAOLO? CHE FINE HA FATTO LA SUA AGENDA ROSSA ? COSA FACEVANO I SERVIZI SEGRETI A CASTEL UTVEGGIO? ABBIAMO ASSISTITO DAVVERO A UNA STRAGE DI STATO ?
Scenderemo in piazza, CON UNA AGENDA ROSSA IN MANO, tutti insieme, con il fine di sollecitare i vertici dello Stato e “coloro che sanno ma non parlano simulando amnesie insensate” , a scoprire il velo di mistero e di menzogne che avvolge le stragi del ‘92/’93. Elemento centrale e alquanto probabile chiave di soluzione, in riferimento alla famosa trattativa tra i nuovi referenti politici e Cosa Nostra, è appunto la scomparsa dell’agenda rossa di Paolo che portava sempre con sé e che fu sottratta dalla sua borsa di cuoio quel tragico pomeriggio del19 luglio del 1992 tra le fiamme e lo sgomento dei palermitani. Per questi motivi oggi e qui noi cittadini onesti di quella Palermo che ha ancora sete di giustizia , raccogliamo l’appello alla mobilitazione nazionale lanciato da Salvatore Borsellino e ci riuniamo in un comitato PROMOTORE cittadino dal nome “19 luglio 2009” con lo scopo unico di aiutare Salvatore a trasformare il 17° anniversario che cade il 19 luglio 2009, non nella solita giornata di commemorazione da parte di quei politici che vengono solo a deporre corone di fiori per assicurarsi che paolo sia veramente morto ma in una giornata di mobilitazione nazionale per pretendere dallo stato VERITA’ E GIUSTIZIA SUI MANDANTI OCCULTI DELLA STRAGE DI VIA D’AMELIO. Vogliamo costruire, a fianco di salvatore , una manifestazione nazionale che risvegli quelle coscienze civili e democratiche di diversi colori politici così come diversi erano i colori politici degli uomini del pool antimafia che si sono battuti per un’altra Sicilia. Quel giorno organizzeremo uno schiaffo alle istituzioni colpevoli di non avere fatto o voluto fare giustizia per Paolo Borsellino e per noi tutti. Noi ci crediamo, come crediamo CHE TUTTI INSIEME, UNITI PER LA STESSA RAGIONE, POSSIAMO COMBATTERE PER RESTITUIRE UN VOLTO NUOVO alla nostra città, sentendoci orgogliosi di essere palermitani e di essere siciliani.

Comitato cittadino antimafia “19 luglio 2009”

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