venerdì 22 maggio 2009

19 luglio 2009 ---> Vietato mancare!!



"Veniamo alla partecipazione per il 19 luglio a
Palermo. Innanzitutto non vorrei che quello che stiamo preparando venisse
chiamato o inteso come "commemorazione". Le commemorazioni si fanno in Via
D'Amelio a Palermo ormai da 17 anni e quello che io voglio fare è proprio
spezzare questa catena che sta diventando ormai una abitudine. Per alcuni, i
palermitani, forse gli stessi che parteciparono alla cacciata dei politici dalla
cattedrale di Palermo il giorno dei funerali dei ragazzi della scorta e che oggi
sembrano avere dimenticato quei momenti di indignazione e di rivolta, è un
momento per risollevarsi dall'indifferenza e dall'assuefazione nelle quali sono
ricaduti e per giustificare davanti alla propria coscienza, con una sempre più
stanca partecipazione di qualche ora di quel giorno, il loro silenzio di oggi,
Per altri, i complici morali o materiali di quella strage, è un periodico
ritornare sulla scena del delitto ed assicurarsi che le vittime siano state
effettivamente eliminate; il mettere corone e sentire suonare il silenzio è
qualcosa che psicologicamente li rassicura, è proprio il silenzio che vogliono
fare calare sui veri motivi e i veri mandanti di quella strage.Ma quel giorno il
buio che questo sistema di potere ha fatto calare su tutto quanto riguarda Via
D'Amelio, il centro del SISDE sul castello Utveggio, l'agenda rossa sottratta e
per cui viene negato anche un dibattimento in un pubblico processo, si deve
necessariamente interrompere e per un giorno i riflettori sono accesi e
illuminano tutta la scena. E' questo momento di pausa nelle tenebre che io
voglio sfruttare per fare arrivare alla massa inerme dell'opinione pubblica il
nostro grido di verità e di giustizia. E' perché questo grido sia abbastanza
forte e faccia tremare gli avvoltoi che come ogni anno caleranno in via D'Amelio
è necessaria una massa di gente, che, ognuno con la sua agenda rossa levata in
altro a simboleggiare la nostra voglia di Giustizia, gridi a questi impostori, a
questi sciacalli, la proria rabbia.Ma non si potrà esprimere per questa
iniziativa una solidarietà di massima, dire che Palermo è troppo lontana, che
non si ha il tempo. E' troppo spendere un giorno della nostra vita per chi ha
dato la nostra vita per noi?: Questa non deve essere una manifestazione
qualsiasi, deve essere quella scintilla che dovrà provocare un incendio nella
massa amorfa di chi non sa, non si rende conto del baratro in cui è precipitato
il nostro paese. Da Palermo è cominciato tutto e a partire da Palermo tutto deve
cambiare. E' la nostra ultima occasione o dobbiamo rassegnarci a vivere in un
paese di schiavi. E non basterà neanche partecipare, bisognerà che ciascuno di
noi si attivi al massimo delle proprie possibilità perché questa manifestazione
abbia il massimo della partecipazione e il massimo della risonanza. O sarà
ancora una occasione sprecata. E non credo che possiamo permettercene
ancora."
Salvatore Borsellino

5 commenti:

  1. ...ti giuro, Giudice Paolo, dagli occhi di miele e mestizia, che noi, ti faremo giustizia!
    Marilena Monti

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  2. Aggiungo che per un errore, il post precedente è stato pubblicato come anonimo, forse non riesco a muovermi in maniera disinvolta sul blog. Sono Marilena Monti: mi cito, attraverso quei versi, per rinnovare la promessa!

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  3. Vorrei sottolineare che il discorso che potrà nascere anche da questa manifestazione è un discorso internazionale.

    Le stragi sono cose che riguardano anche questioni internazionali perche la mafia ha riguardato questioni internazionali.

    Noi in Sicilia abbiamo avuto a che fare con Cosanostra che era in rapporto con la mafia.
    La mafia è criminalità organizzata istituzionale per me, mentre cosanostra è criminalità organizzata civile.Faremmo bene a sottolineare questa differenza.

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  4. Salvatore, io ci sarò, perchè qusta volta all'assassino sia impedito di tornare sul luogo del delitto.

    Luciana

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  5. Qesti Signori, Veri Eroi d'Italia, meritano una grande partecipazione popolare... Tutti a Palermo.

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